Sulla giustizia climatica

Gli incendi che si sono diffusi in Amazzonia prima, e in Australia poi, ci hanno ricordato non solo quanto sia fragile il nostro ecosistema ma anche quanto sia necessario oggi, più che mai, legare lo sviluppo economico alla sostenibilità ambientale. La questione climatica infatti  trascende i confini geografici, diventando sempre più una questione politica


Ad essere più precisi, il tema della sostenibilità coinvolge aspetti ambientali, sociali ed economici in maniera sinergica: il continuo ignorare di queste dimensioni ha generato, e sta generando, fenomeni di grande impatto per tutta la popolazione mondiale come il surriscaldamento globale.


In virtù di ciò, abbiamo assistito alla rinascita di movimenti ambientalisti come i “Fridays For Future” (FFF), i quali da diverse parti del mondo hanno indetto manifestazioni ed intere giornate dedicate a richiamare l’attenzione dei governi verso le problematiche sociali e di sviluppo legate al clima. Quanto richiedono questi movimenti è infatti un maggiore rispetto per l’ambiente da parte dei governi, cura ed attenzione per uno sviluppo in grado di essere veramente sostenibile.


Per sviluppo sostenibile infatti si intende uno sviluppo vivibile, equo e realizzabile nel contempo. Ciò significa che, ad esempio, le attività economiche ed industriali devono tenere conto non solo dello sviluppo armonico delle comunità in cui si inseriscono, ma anche tenere conto del contesto urbano, paesaggistico ed ambientale in cui operano. Questo passaggio è spesso mancato nel passato, come a fatica riesce ad imporsi nel presente; ce lo confermano le tante terre dei fuochi in Italia e l’abbandono indiscriminato di scarti di produzione che avviene quotidianamente in molte parti del continente africano. 


Tutto ciò va a ledere non solo la salute delle persone che abitano una terra interessata da inquinamento, ma anche contribuisce ad esacerbare ulteriormente la situazione di chi si trova sempre più costretto a scegliere tra salute e salario. Per questo si parla sempre più spesso di clima e di giustizia, poiché è ormai chiaro che è un problema politico in quanto viene spesso negato ai più il diritto a vivere in un ambiente sano e non compromesso dalle conseguenze di paesaggio antropizzato in maniera sconsiderata.

Il paradosso più eclatante del cambiamento climatico consiste nel fatto che i Paesi più colpiti dagli effetti negativi siano proprio quelli che hanno contribuito in misura minore all’emissione di gas serra responsabili di tutto questo. 

Tutta la popolazione mondiale è a rischio a causa del cambiamento climatico, ma alcune popolazioni sono più vulnerabili di altre. Chi vive in Paesi con strutture e istituzioni più deboli avranno meno capacità di fronteggiare le emergenze. Ad ogni modo, nel caso ne avessimo bisogno ulteriormente, anche il cambiamento climatico ci ricorda quanto tutti siamo sulla stessa barca e che nessuno si salva da solo




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