IMPRESA SOCIALE PER L’INCLUSIONE SOCIO-ECONOMICA DI GIOVANI E DONNE
Ebbene si ! Abbiamo un sogno grande, che con la collaborazione di persone generose e lungimiranti può diventare realtà: aprire in Senegal una “gelateria italiana” che possa occupare giovani e donne dando loro dignità e formazione.
In Senegal, Paese dell’Africa Occidentale, stiamo lavorando come associazione da circa 4 anni dando vita a scambi culturali e a corsi di formazione in vari ambiti. Alcuni di noi hanno fatto esperienze più o meno lunghe in questo Paese e l’anno scorso abbiamo ricevuto il Sindaco di Pikine Est e l’Assessore alla cooperazione, venuti in Italia per incontrare associazioni e imprenditori disponibili a investire nel loro Paese, per dare speranza e futuro alla loro gente.
“Purtroppo – ci dissero – stiamo impoverendo due volte. Già siamo poveri materialmente, ora lo stiamo diventando anche umanamente perché tanti nostri giovani se ne stanno andando”.
Il Senegal è al 162° posto dell’indice di sviluppo umano e nel 2017 più del 62% della popolazione oltre i 15 anni risulta disoccupata.
L’obiettivo del nostro progetto è contrastare il disagio socio-economico nella città di Dakar, capitale del Senegal, utilizzando il lavoro come strumento di riscatto sociale.
L’avviamento dell’impresa sociale offrirà opportunità lavorative, competenze tecniche nel settore della ristorazione, oltre a quelle umane necessarie alla costruzione della loro autonomia individuale, sociale ed economica a 30 giovani locali, che, una volta imparato il lavoro possono essere loro stessi promotori di una nuova gestione.
Il modello non è del tutto nuovo perché, grazie alla collaborazione di associazioni no profit e di alcune imprese specializzate nel settore, che hanno messo a disposizione in maniera gratuita le competenze e il personale specializzato per formare i ragazzi, è già attivo da diversi anni in vari paesi del mondo. Cominciarono dalla Bolivia nel 2005, dove oggigiorno ci sono ora 3 gelaterie, poi arrivarono in Cile nel 2008 con 1 gelateria (fra poco se ne aprirà un’altra), per andare in Zambia dove attualmente ce ne sono 10, e dal 2017 anche 1 in Sierra Leone.
E’ un modello già collaudato e consolidato e, diversamente da altre realtà, l’utile di bilancio dell’attività viene investito in progetti di sviluppo sociale nei territori, come avverrà in Senegal.
L’avvio di questa attività richiede uno sforzo economico inziale che si aggira intorno ai 120.000€, (locali per laborat orio e consumazione, macchinari, materie prime, ecc.) che sarà distribuito fra le varie entità che collaborano a questo progetto.
Noi come associazione, convinti del fatto che sarà un progetto innovativo, ci siamo impegnati per 40.000€ una grossa sfida che, però, potrà offrire lavoro, dignità e formazione. Si stima che in due anni potrà entrare in regime di autonomia economica. Non ci sarà nessuna forma di speculazione dato che il ricavato che si otterrà resterà tutto in terra senegalese per altri progetti di sviluppo sociale.
Il sogno è grande ma ci spinge la consapevolezza che operiamo per un giusto obiettivo: fornire ai giovani un’alternativa alla, fin troppo ben conosciuta, via dell’emigrazione.
Ricordiamocelo: nessuno emigra per desiderio di avventura, ma per effettiva mancanza di opportunità!
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